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DOC: Disturbo Ossessivo-Compulsivo

Il Disturbo Ossessivo-Compulsivo (DOC), è un disturbo caratterizzato da un lato da pensieri, immagini o idee intrusive e dall’altro lato da comportamenti compulsivi, detti anche rituali. Questi ultimi sono comportamenti ripetitivi che la persona mette in atto per annullare/depotenziare/rispondere alle emozioni negative legate ai pensieri. Le ossessioni sono infatti vissute dal soggetto come egodistoniche (discordanti rispetto alla propria personalità), generano ansia e per questo chi le vive cerca di annullarle.

Cos'è il Disturbo Ossessivo-Compulsivo

Sintomi del Disturbo Ossessivo-Compulsivo

Come già anticipato i sintomi si dividono in due macro categorie: le ossessioni e le compulsioni. Tra le ossessioni più comuni vi è la paura esagerata e irrazionale dello sporco. Per quanti lavaggi o disinfettanti vengano svolti e utilizzati, il paziente continuerà a pensare di essere sporco o che le superfici intorno a sé sono sporche. Metterà in atto comportamenti compulsivi volti ad annullare  queste sensazioni spiacevoli. Alcune azioni abituali possono poi diventare oggetto di ossessioni: chiudere la porta di casa o spegnere il gas sono due esempi. Il pensiero di non aver chiuso adeguatamente la porta porterà la persona a ripetere svariate volte l’azione di aprire-chiudere la porta al fine di accertarsi di averla chiusa e di placare il pensiero intrusivo. Alcune persone devono svolgere queste azioni un numero preciso di volte prima di sentirsi sicuro di averle effettivamente svolte adeguatamente. Un altra ossessione tipica è legata alla simmetria e all’ordine: se qualcosa viene spostato genera un’ansia talmente intensa da poter essere placata solo sistemando secondo i propri criteri l’oggetto mosso.
I pazienti stessi possono essere consci dell’irrazionalità delle ossessioni e delle compulsioni che li riguardano, ma tuttavia rimanere incatenati nella necessità di svolgere le azioni stesse per annullare i pensieri. In effetti i rituali devono essere svolti secondo determinate regole rigide che, se non seguite, generano crisi d’ansia e la necessità di ripetere l’intero rituale.

Il livello di sofferenza soggettiva è variabile ma può diventare davvero elevato. In effetti la vita delle persone affette dal Disturbo ossessivo-compulsivo può essere notevolmente limitata se non quasi annullata a causa della sintomatologia stessa.

Molto spesso questo disturbo è associato ad altre patologie, in particolare il DAP, Disturbo da attacchi di panico, la depressione maggiore e altri disturbi d’ansia.

Quale terapia adottare per il Disturbo Ossessivo-Compulsivo?

Spesso in associazione con una cura psicofarmacologica, è indicato intraprendere un percorso di psicoterapia. La terapia ad orientamento cognitivo-comportamentale è spesso indicata come idonea al trattamento di questo disturbo. E’ volta a ristrutturare i pensieri che inducono il paziente a mettere in atto i comportamenti compulsivi, a cui spesso associa una graduale esposizione guidata allo stimolo intorno a cui si è strutturata l’ossessione, al fine di aiutare il pazienti a gestire l’ansia senza dover svolgere necessariamente i rituali connessi. Tuttavia questo’ultimo intervento può risultare spiacevole per alcune persone affette dal DOC che tenderanno a interrompere la terapia prima che questa inizi effettivamente a fare effetto.

Una terapia di tipo clinico-dinamico invece, pur richiedendo senz’altro tempi più lunghi, cerca di comprendere alla radice le cause che determinano i pensieri intrusivi, al fine di poter rielaborare eventuali traumi.

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